
Il progetto della RIR RIAV sta rivoluzionando l’agroalimentare veneto, puntando su maggiore resilienza, efficienza e sostenibilità. Questa iniziativa, che incarna l’industria 5.0 è frutto di una collaborazione strategica tra aziende, università e Veneto Agricoltura. In questo contesto, Plumake si distingue sviluppando vasche automatizzate e sensorizzate IoT che trasformano gli scarti agroalimentari in lombricompost di alto valore, un ammendante prezioso anche per l’agricoltura biologica.
Asse 1 – Ricerca, sviluppo e innovazione
Azione 1.1.1 “Rafforzare la ricerca e l’innovazione tra imprese e organismi di ricerca”
Titolo del progetto: INnovazione e TEcnologie sostenibile per la Gestione Resiliente, la valorizzazione e la competitività dei settori vitivinicolo e Agroalimentari veneti. IN.TE.G.R.A.
Breve descrizione del progetto: il progetto presentato dalla RIR RIAV ha l’obiettivo di sviluppare strategie per il settore agroalimentare che mirano ad aumentare la resilienza delle coltivazioni e migliorare l’efficienza dei processi di trasformazione, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo la sostenibilità. Grazie al coinvolgimento e alla stretta collaborazione tra 11 aziende del Veneto, le Università di Padova e Verona e l’Agenzia per l’innovazione nel settore primario-Veneto Agricoltura, il progetto rappresenta un esempio concreto di come l’industria 5.0 possa essere applicata al settore agroalimentare.
Plumake vuole sviluppare vasche a flusso continuo automatizzate e sensorizzate IoT per la produzione di lombricompost a partire da biomasse di scarto dell’industria agroalimentare, attraverso un processo di lombricompostaggio che prevede la somministrazione degli scarti a colonie di lombrichi capaci di digerirli e trasformarli in compost di alto valore, utilizzabile come ammendante in agricoltura, anche biologica.
Valore progettuale: 2.232.768,83€, contributo a fondo perduto 1.076.126,78€, finanziamento agevolato 328.050,40€.